Ed eccoci ufficialmente arrivati al periodo natalizio 2017. Lucine e lucette, tè caldo e soprattutto dolcetti come se piovessero dal cielo. Oggi una versione “stellare” delle Visitandine, un dolcetto che è riduttivo definire buono. Qui parliamo di pasticceria francese, più precisamente della Lorena. La loro forma è caratteristica ma per Natale ho voluto osare, complice Silikomart e il suo “ministars“
La ricetta è presa dal mio ultimo amore, “Torte biscotti e piccola pasticceria” del mio amato Christophe Felder. Un libro infallibile, credetemi. Le Visitandine, come le Madeleine, rientrano in quella categoria di piccola pasticceria che trovo irresistibile. Semplicissimo, se non si utilizza materia prima di ottima qualità il disastro è dietro l’angolo, ma se riescono bene…
Visitandine: pochi ingredienti e un processo rigoroso
Il vero segreto di questa preparazione è il beurre noisette, il burro nocciola. Non potete semplicemente sciogliere il burro e aspettarvi di ritrovare il sapore inconfondibile delle Visitandine. Lo dovete proprio cuocere fino a che il suo colore non diventerà ambrato e si formerà un deposito scuro che poi andrete a eliminare filtrandolo. Il sapore ricorda molto quello delle nocciole e il profumo è paradisiaco.
Potete decidere di frullare voi le mandorle per ottenere la farina, ma dovrete fare un buon lavoro, non ci deve essere granella, l’impasto deve essere liscio come la seta, umido e profumato, quindi vi consiglio di non omettere l’essenza di mandorle amare. Non esagerate con il lievito, il risultato finale deve avere una certa densità.
2 Commenti Nascondi Commenti
complimenti, questi dolcetti sono bellissimi! non ne conoscevo l’esistenza ma mi hai fatto venire voglia di prepararli… anzi, prepararle. grazie di cuore per la ricetta! e buone feste 🙂
Sono i cugini dei financier! Chi le ha provate è rimasto sorpreso dalla loro bontà! Ti auguro buone feste!