Ci voleva un quintale di burro per farmi scrivere una nuova ricetta nel blog. Più o meno la discreta quantità contenuta in questi Palets Breton. Ben trovati a tutti voi, spero che la pandemia non abbia destabilizzato troppo la vostra esistenza, io alla luce delle realtà che mi circondano ricordo a me stessa ogni giorno che sono una persona molto, molto fortunata.
I Palets Breton, un’alternativa alla solita frolla
Torniamo ai nostri Palets Breton, chiamata anche frolla Bretone. Prima di tutto perché li amo alla follia? Ovviamente oltre al fatto che hanno una sconsiderata dose di burro, ad avermi conquistato è il loro gusto leggermente salato. Si perché per far sì che questi dolcetti abbiano il loro gusto caratteristico si deve usare il burro francese demi-sel, ovvero leggermente salato, diverso dal beurre salé che ho scoperto essere il normale burro per i francesi, specificano con il termine doux quello che noi intendiamo come il normale burro da cucina. Ecco, senza la giusta dose di sale la frolla bretone non è proprio la stessa cosa.
Il burro Lurpak nell’involto argento è un burro demi-sel. Se non lo trovate, potete aggiungere la punta di un cucchiaino di sale, possibilmente puro cloruro di sodio, in modo da non essere troppo amaro. Proprio grazie alla considerevole dose di grassi, e a un’altrettanto importante dose di lievito istantaneo, questa pasta è molto friabile, ariosa e leggera. Perfetta come base per una crostata di frutta e crema.


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Io non sono riuscita a trovare la dose di zucchero…